riprendo il tema della mia opera in relazione a questa sollecitazione di oggi di bergoglio. Non sono d’accordo e la frase citata è non solo discriminatoria e pregiudizievole ma si basa su un assunto che è falso e lo spiego. Adorare un dio senza coglierne il significato è inutile. Se non si comprende che il dio è suggello rispetto al comportamento etico che vuol dire “responsabile e rispettoso” delle persone nei confronti di altri esseri umani e dell’ambiente e che quello è il principio ispiratore di una vera etica dio è inutile anzi toglie la responsabilità della scelta etica nell’uomo collocandola nella mente astratta divina e rimuovendola da quella della persona. La vera Etica è un’etica che non ha il bisogno di un dio ma è quella che nasce dall’intimo desiderio e inclinazione di una persona verso il rispetto di ciò che è altro da sé e verso il sentirsi responsabile di quanto agisce e non agisce nei confronti dell’altro/a. ammantare questo senso di responsabilità da un velo divino serve solo per incutere un timore reverenziale che è purtroppo solo tossico rispetto al valore dell’etica di responsabilità e rispetto. e da quella tossicità che si scatenano conflitti interessi di parte e guerre di religione in senso stretto e traslato. amen per inciso in modo molto più chiaramente dimostrato la tesi può essere ritrovata in questo libro del filosofo Eugenio Lacaldano “un’etica senza dio”, libro che ho scoperto dopo aver partorito la mia idea di Etica di valore solo senza la necessità di un qualsivoglia dio.